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Risk Management e PMI

Il Risk Management aziendale e le PMI

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In questi ultimi mesi, abbiamo approcciato aziende di diversi settori e di diverse dimensioni, affrontando in maniera strutturata l’analisi dei rischi, base fondamentale per approcciarsi al Risk Management. Per qualche azienda, il punto di partenza e di stimolo, ha coinciso con la necessità di adeguare la norma ISO per la Qualità con l’approccio “risk based”; per altre, invece, l’esigenza è stata quella di fare chiarezza e definire in maniera più precisa il contesto interno all’organizzazione e i rischi insiti in essa, per poter meglio perseguire i propri obiettivi attraverso un piano di miglioramento specifico.

Che cosa si intende per Risk Based Approach?

Prima di continuare, tuttavia, sarebbe opportuno capire cosa si intende per Risk Based Approach (approccio basato sul rischio), una delle espressioni più comuni nell’etica aziendale e nella conformità. Di fatto cosa significa, come si struttura e quando lo si applica?

La definizione di un approccio basato sul rischio consiste nell’identificare quelli che sono i rischi di conformità maggiori per la tua PMI, focalizzandoti su di essi con controlli, politiche e procedure di conformità mirate, utili ad abbattere il rischio d’impresa.

Una volta che il tuo programma di conformità porta i rischi più elevati a livelli accettabili, ci si focalizza sui rischi inferiori. In questo modo possiamo capire perché un approccio basato sul rischio è così utile, poiché ci consentirà di tenere tutto sotto controllo e limitare i rischi di conformità più elevati responsabili di causare interruzioni all’operatività della nostra PMI.

Chiaramente questo è applicabile a tutti i tipi di rischio e non solo a quelli legati alla compliance.

Lo stato del Risk Management all’interno delle PMI Italiane

Purtroppo, la cultura del rischio non è così diffusa in Italia e il lavoro da fare è ancora molto: quando si parla di rischi, infatti, l’attenzione è rivolta quasi esclusivamente all’ambito assicurativo o ai rischi finanziari. Qui sotto, un commento estratto dal sito del Cineas – Consorzio Universitario per l’Ingegneria nelle Assicurazioni che specifica, in maniera chiara, quanto sopra evidenziato.

“Cineas stima che nei prossimi cinque anni le aziende italiane richiederanno tra i quattro e i cinquemila professionisti specializzati. “La proiezione si basa sui risultati della terza edizione dell’Osservatorio sulla diffusione del risk management, che Cineas ha realizzato in collaborazione con Mediobanca e con il contributo di UnipolSai Assicurazioni – spiega Adolfo Bertani-. L’indagine 2015 si è focalizzata sulle medie imprese italiane. I dati evidenziano, innanzitutto, che le realtà che gestiscono il rischio ottengono migliori performance economiche (tra il 20% e il 30%); inoltre, il risk management viene considerato come un’opportunità dal 74% degli intervistati e non un costo. Si ritiene, infatti, che sia uno strumento in grado di semplificare i rapporti sia con le banche (63,5%) che con le imprese di assicurazione (77,4%). Non solo, ma nel prossimo triennio un’impresa su quattro prevede di aumentare le risorse dedicate a questo settore che, attualmente, ammontano a circa 2,3 milioni di euro per ogni media impresa intervistata. Nonostante queste evidenze positive, le aziende che attribuiscono la valutazione, la gestione e il controllo dei rischi ad un professionista specializzato sono una percentuale minoritaria del campione.”

Fare Risk Management in azienda, in realtà, è molto di più e applicare questo approccio a tutta l’organizzazione (= ERM) prevede un lavoro di squadra molto serrato tra l’impresa e il professionista incaricato. Servono sia competenze tecniche che soft skill per indurre un processo di change management che abbia alla base la gestione dei rischi.

Le Imprese Italiane e il processo di Risk Management

Le imprese italiane, e soprattutto le PMI, sono ancora molto lontane dall’aver preso coscienza di questo, ma il contesto in cui ci troviamo tutti ad operare richiede un approccio diverso, innovativo anche nelle relazioni e sicuramente di grande condivisione.

Proprio per questo motivo è fondamentale far capire ai Manager delle PMI, che il risk management è un’opportunità e uno strumento utile sia a semplificare i rapporti con le banche e le imprese di assicurazione, ma anche capace di far applicare un controllo e un monitoraggio mirati alla crescita dell’azienda, cavalcando quindi le opportunità e non solo monitorando i rischi.

Tuttavia, finché continueremo a parlare solo di polizze, di banche, di sicurezza o di adempimenti cogenti, non aiuteremo le imprese a capire che è necessario un cambio profondo di approccio per migliorare la gestione stessa dell’organizzazione.

Le PMI sono la spina dorsale del paese: aiutiamole!

Se vogliamo fare davvero qualcosa per l’imprenditoria italiana, per quelle aziende che rappresentano il 95% dell’economia del nostro paese, smettiamola di scrivere sempre le stesse cose, smettiamo di farci finanziare ricerche e approfondimenti da banche e assicurazioni che poi vogliono il loro tornaconto in contratti e nuovi clienti, smettiamola di fare solo teoria e corsi che hanno dei costi improponibili e iniziamo invece a fornire soluzioni pratiche, anche semplici, anche a steps, ma che possano davvero indurre le aziende al cambiamento!

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