Come gestire i Rischi nei Processi di Acquisti e Logistica
Nessun processo è immune da rischi. Rischi che introducono variabilità non governabili attraverso la gestione ordinaria delle proprie attività. Rischi che possono vanificare il risultato atteso del processo e avvelenare i processi a valle.
Reagire efficacemente richiede preparazione, ovvero richiede aver già ipotizzato che un determinato scenario si possa concretizzare e aver preparato le conseguenti azioni di contenimento, recupero o correzione.
Affrontare il risk management nell’ambito dei processi di acquisto e logistica richiede innanzitutto metodo.
Ci sono passi opportuni da fare, codificati e semplici ma che hanno già funzionato in moltissime situazioni.
Il primo passo da compiere è individuare i rischi
Ci sono molte tecniche alternative tra loro o sinergiche, utili a questo scopo.
Tutte le organizzazioni che conosco non si possono permettere di lavorare a risorse infinite. Occorre pertanto stabilire delle priorità. Si rende necessario analizzare quindi come valutare l’impatto dei rischi nell’ambito dei processi di supply chain, con lo scopo di dedicare più risorse ai rischi di maggior impatto.
L’evento con elevato potenziale negativo è veicolato fino alla nostra organizzazione da percorsi legati da una consequenzialità, percorsi che possono essere più o meno probabili nel loro verificarsi. Occorre utilizzare tecniche di assessment del rischio dei processi, valutando le probabilità di accadimento di singoli eventi in relazione ad altri eventi che possono influire o essere influenzati da tali eventi.
Gli indicatori di processo: le prime “sentinelle” contro i rischi
Una volta compresi i rischi che dobbiamo governare è mandatorio mettere delle “sentinelle” che raccolgano i “segnali deboli” che possono metterci in allerta. Queste “sentinelle” sono indicatori di processo, sono informazioni prelevate dal contesto esterno. Forse non ci permettono ancora di determinare con certezza se e quando un certo evento accadrà, ma ci permettono di convogliare risorse di prevenzione e capire dove dobbiamo “lavorare” per modellizzare una nuova filiera di fornitura o diverse modalità di gestione dei processi logistici.