Crisi d’Impresa: perché i concetti sportivi possono esserci utili nella sua gestione
Nelle Satire di Giovenale, troviamo la famosissima locuzione latina “Mens Sana in Corpore Sano” e spesso abbiamo associato questa frase, meglio locuzione, al fatto che dobbiamo evitare di affaticarci troppo mentalmente per essere efficaci fisicamente, piuttosto che l’esercizio fisico è necessario al fine di mantenere la piena facoltà mentale, ecc.
Ma dato che a me piace giocare con le citazioni, provo a coniare una locuzione nuova:
mens sana in corporate sana.
E qui possiamo sbizzarrirci nelle varie interpretazioni; del resto, come spesso si sente pronunciare in ambito sportivo, in Italia siamo 58 mln e 983 mila “allenatori” (dati stimati al 1º gennaio 2022 riferiti alla popolazione italiana – fonte Wikipedia) e tutti quanti abbiamo la nostra opinione in merito alle scelte tecnico/tattiche dei vari allenatori di calcio.
E quello che spesso dico a mio padre: lui è l’allenatore della squadra “XYZ” e tu sei seduto su un comodo divano intento solo a giudicare.
Mens sana in Corporate Sana: l’azienda come un essere umano
Ma torniamo alla mia nuova locuzione: perché dovrebbero esserci “menti sane” in una “corporate sana”?
Ma soprattutto: come possiamo coniugare l’aspetto sportivo con la gestione di una azienda?
Spesso le aziende fanno riferimento a momenti chiamati “Team Building Aziendali” che dovrebbero servire a rafforzare lo spirito di squadra della “corporate” (perdonate l’uso di termini anglosassoni ma mi servono ogni tanto per sfoggio di cultura).
Ma gli imprenditori hanno ben in mente cosa significhi “spirito di squadra”?
Da allenatore di calcio patentato e imprenditore, ho sviluppato negli anni un mio “credo” che abbraccia il gioco di squadra sul campo verde con quello del gioco di squadra sul campo dei “verdoni” (quelli di Zio paperone per intenderci).
Per certi versi, oserei dire quasi tutti, un’azienda può essere considerata come una squadra di calcio, o meglio come una società di calcio; e di contro, se guardiamo alle società di calcio professionistiche, ci troviamo di fronte ad un “impianto” aziendale ben definito e delineato.
Azienda e Società Sportive: guardiamo il rischio sotto una lente diversa
Esemplificando un parallelismo, possiamo rifarci alla Figura 1:
E allora il gioco è fatto: del resto, vincere una Champions League per una squadra di calcio è come diventare il leader indiscusso del mercato in campo aziendale.
Ed è proprio sul concetto di “gioco di squadra” che ho imperniato il mio modo di agire nelle aziende in cui veniamo chiamati per la nostra consulenza portando di conseguenza alcuni concetti di Sport in azienda.
Da allenatore, quando mi viene assegnato il ruolo e definita la squadra da gestire, la prima cosa che faccio è quella di valutare attentamente quali e quante risorse ho a disposizione. Parliamo in questo caso di squadre con ragazzi cosiddetti del settore pre-agonistico o agonistico, perché quelli dell’attività di base sono loro che valutano me,
La stessa cosa quando entriamo in azienda: la valutazione delle risorse e del loro impiego è una delle primissime attività. Per valutazione, intendo sostanzialmente la conoscenza reciproca e la conoscenza delle attitudini dei collaboratori così che si possa sviluppare il progetto di consulenza focalizzandoci soprattutto sullo sviluppo dei punti di forza di tutti i collaboratori così da essere il più efficaci possibile nel raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati di concerto con la Direzione.
Da li in poi, parte tutto il processo: definizione degli obiettivi e tempi in cui vogliamo raggiungerli, definizione degli “allenamenti” da fare in azienda per essere preparati alle sfide che ci attendono, messa in campo di quanto appreso per giocarci ogni partita del campionato schierando la squadra migliore in funzione dell’avversario di turno e/o del momento specifico di mercato, analisi della partita giocata per capire se e dove dobbiamo migliorarci, riprogrammazione degli allenamenti da fare per ottenere risultati ancora migliori e chiusura del cerchio sulla valutazione della posizione in classifica raggiunta in funzione dell’obiettivo che ci siamo dati all’inizio.
Trova le differenze.
Aziende e sport, quindi, è un connubio a me caro che mi permette di divertirmi mentre sto lavorando.
Troppo spesso vediamo le aziende che sono focalizzate sul risultato ad ogni costo e si dimenticano di allenare i fondamentali, ovvero i propri collaboratori!
Provate dal nulla, senza alcun allenamento, a mettervi a correre anche la semplice corsa podistica della sagra del paese, o di mettervi a giocare a calcetto nella partita scapoli e ammogliati al resort in cui trascorrete le vacanze: risultato? 5 minuti e siete in affanno, se vi va bene il giorno dopo riuscite ad alzarvi solo con l’aiuto della vostra compagna o compagno, e se siete ancora più fortunati evitate di essere condotti al pronto soccorso perché è saltato l’adduttore, il quadricipite femorale o ancora peggio uno strappo ai gemelli!
I Collaboratori: i giocatori che vanno allenati
Lo stesso in azienda: se i vostri collaboratori sono impreparati – al di là dell’aspetto solo fisico – ad assumersi ruoli, incarichi, obiettivi, è praticamente impossibile arrivare ad ottenere i risultati che solo gli imprenditori hanno in testa.
Devono essere condivisi, deve esserci un piano studiato, deve esserci la consapevolezza che senza allenamento si farà poca strada e si rischia di fallire il colpo.
Quindi, per evitare una crisi all’interno dell’impresa (crisi di qualsiasi tipo: eccessivo turnover, risultati inadeguati agli obiettivi, troppo dispendio di risorse in relazione ai risultati ottenuti, ecc. ) proviamo a portare qualcosa di nuovo in termini di concetti aziendali; proviamo anche a dare il giusto ruolo ai nostri collaboratori facendoli esprimere al massimo delle loro potenzialità semplicemente riconoscendo i loro bisogni innati e cercando di soddisfarli al meglio.
Facciamo in modo che le nostre aziende riescano a giocarsi un campionato d’eccellenza nelle posizioni di vertice perché siamo riusciti ad interpretare nella maniera corretta il contesto esterno e ottimizzato il contesto interno per ottenere il massimo.
Facciamo team building magari portandoli a fare rafting? L’emozione dura il tempo dell’evento e poi se ometto di continuare ad allenare queste emozioni, svaniscono in una frase che spesso si sente dire: è tornato tutto come prima… A cosa è servito?
Mens sana in corporate sana: avere dei collaboratori che sono efficienti fisicamente è imprescindibile; ma proviamo ad introdurre in azienda i concetti di “Mens=Direzione sana in corporate sana”. “Mens” a mio avviso sta per una gestione dell’azienda efficace, pronta, proattiva, resiliente oltre che fisicamente integra.
Quindi, cari imprenditori, proviamo ad utilizzare i concetti cari all’ambito sportivo (qualsiasi sport) e introdurli in azienda per vincere il campionato commerciale a cui appartenete!
E vi lascio con una domanda: esiste, secondo voi, uno sport che può considerarsi prettamente individuale?