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L'Italia sotto attacco: Come Prepararsi agli Eventi Catastrofali e Sopravvivere

L’Italia sotto attacco: Come Prepararsi agli Eventi Catastrofali e Sopravvivere

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Senti questa scossa? No, non è solo la tua immaginazione. L’Italia sta letteralmente tremando di fronte a un’ondata di eventi catastrofali che sembra non avere fine. Nel corso degli ultimi dieci anni, il nostro bel Paese è stato martoriato da un numero crescente di disastri naturali e i numeri parlano chiaro: nel 2012, abbiamo dovuto fare i conti con 494 eventi atmosferici pericolosi, ma nel 2022… tieniti forte, sono esplosi fino a 3.193! E sì, hai letto bene, più di cinque volte il numero di dieci anni fa. E non pensare che il resto del mondo stia passando attraverso lo stesso incubo: il nostro problema è fuori scala!

La Furia della Natura: Battaglie Contro Alluvioni e Tempeste 

Ma perché siamo così presi di mira? Ebbene, le nostre caratteristiche geologiche, morfologiche e idrografiche sono come un invito aperto a fenomeni come alluvioni, frane e tempeste. Sembra che madre natura si sia messa in testa di darci del filo da torcere e lo sta facendo alla grande!

Come? Parliamo di alluvioni. L’Italia ha il 29% del territorio classificato a rischio, quindi, puoi praticamente dire addio alla tranquillità quando piove. Nel 2022, poi, la grandine ci ha fatto impazzire, vedi la devastante grandinata nel Cremasco dello scorso luglio, seguita da vento e acqua. Le alluvioni, però, sono state le peggiori, responsabili del 23,3% dei danni.

Inoltre, l’esondazione del fiume Seveso a Milano è un fatto che tutti ricordiamo: oltre sei ore di allagamento e numerosi danni. Insomma, l’Italia sembra un campo di battaglia dopo un attacco atmosferico!

E cosa succede alle famiglie e alle imprese italiane? Beh, se pensavi che sarebbero state al sicuro, ti sbagliavi di grosso. Circa metà della ricchezza delle famiglie italiane è legata agli immobili, quindi quando arriva un disastro naturale, non è solo il nostro cuore a soffrire, ma anche il portafoglio. E sapere che tre quarti degli italiani possiedono una casa di proprietà dovrebbe farci sudare freddo. La protezione è la chiave, ma sembra che tutti abbiano proprio bisogno di una svegliata! Quindi meno male che, a partire da gennaio 2024, almeno per le aziende, è diventato obbligatorio mettersi al riparo dagli eventi naturali estremi.

Difendersi dall’Inevitabile: L’Importanza della Preparazione

Dove troviamo dunque la salvezza in tutto questo caos? Una soluzione che spicca è sicuramente la copertura per gli Eventi Atmosferici: si tratta di una garanzia che ci tutela in caso di danni da eventi atmosferici ed e’ solitamente compresa nella polizza della casa o dei fabbricati. Non servono requisiti complicati o burocrazia infinita: basta fare un’analisi di quelle che sono le nostre proprietà e comunicare al nostro risk manager quali sono i beni da proteggere e per che valore, così che possa trovare la miglior soluzione per le nostre specifiche esigenze. Chiaramente questo non vale solo per i privati: anche le imprese possono tirare un sospiro di sollievo sapendo di potersi proteggere dalle avversità atmosferiche che minacciano la loro attività. La garanzia degli Eventi Atmosferici è quindi come un’armatura per il business e permette agli imprenditori di concentrarsi sugli affari anziché sui danni che il tempo atmosferico potrebbe causare.

Insomma, quando il cielo si scurisce e i tuoni ruggiscono, non devi temere nulla se hai una copertura adeguata, che diventa così la tua ancora di salvezza in mezzo alla tempesta.

Se poi per un attimo ci voltiamo indietro a guardare il 2023, è facile renderci conto di quanti guai abbiamo dovuto affrontare: un aumento del 22% degli eventi atmosferici estremi rispetto all’anno precedente con pioggia che sembra cadere senza fine, trombe d’aria che spazzano via tutto, grandinate insieme a bombe d’acqua… quasi un disastro al giorno!

E’ chiaro che non ci vuole un genio per capire che dobbiamo prepararci e proteggerci meglio di quanto sia stato fatto fino ad ora!!!

Cambiamenti Climatici: La Sfida dell’Italia

Oltre a quanto descritto sopra, ci sono anche i cambiamenti climatici a fare la loro parte. L’aumento delle temperature globali e le piogge fuori stagione ci stanno mettendo tutti alla prova. Ma non dobbiamo solo restare lì a guardare: dobbiamo agire! Politiche di gestione del rischio, come l’implementazione di sistemi di monitoraggio e allerta precoce possono permettre alle autorità e alle comunità di essere pronte a fronteggiare tempestivamente gli eventi meteorologici estremi, riducendo così al minimo il rischio di perdite umane e materiali. La promozione di norme di costruzione resilienti e la pianificazione di evacuazioni in caso di emergenza sono altre strategie da tenere in considerazione, unitamente ad una pianificazione territoriale intelligente e a pratiche agricole sostenibili. Esclusivamente attraverso azioni concrete e concertate, possiamo sperare di mitigare gli impatti devastanti di questa sfida globale e costruire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.

Dall’Incubo alla Speranza: La Via della Ricostruzione dopo la Tempesta

L’Italia è sotto attacco, è vero, ma non tutto è perduto: è arrivato il momento di risvegliarsi e agire, dobbiamo combattere per trovare le risorse e la resilienza al fine di superare le difficoltà che si potrebbero presentare nuovamente. Preparazione, consapevolezza e azione sono le chiavi per sopravvivere a questa tempesta che non sembra volersi calmare.

E anche se la situazione è spesso drammatica, ricordiamoci sempre che dopo ogni tempesta, breve o lunga, debole o intensa che sia, arriverà sempre uno splendido arcobaleno, simbolo che il peggio è passato e che il futuro può essere luminoso, se affronteremo i nostri problemi con coraggio e determinazione.

Una consulenza adeguata e una gestione attenta dei rischi, possono essere altri strumenti utili non solo per sopravvivere, ma per prosperare nel post-crisi, cavalcando anche le opportunità che si presenteranno alla nostra porta.

 

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